Te Deum 2017

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Te Deum laudamus 2017

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:

hai ascoltato le parole della mia bocca.

Non agli dèi, ma a te voglio cantare,

 

mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:

hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.

 

Con le parole del salmo 137 disponiamo il nostro cuore al termine di quest’anno 2017, per rendere grazie al Signore per tutti i suoi doni.

 

Il nostro Te Deum di ringraziamento scaturisce dai nostri cuori colmi di gioia nel costatare quanto di buono il Signore ha operato in questa nostra Comunità Ecclesiale nell’anno che andiamo concludendo.

 

RELAZIONE SULLA VITA DELLA PARROCCHIA NEL 2017

Per la prima volta in tanti anni inizio questa relazione parlando del clero chiamato dal Vescovo a servire questa Comunità Ecclesiale di San Giuseppe.

Nel 2018 saranno ventitré anni che sono Pastore di questa Parrocchia. Sono arrivato a Pavona nell’ottobre del 1995 dopo tre mesi dall’Ordinazione sacerdotale. Mi sono subito buttato a capofitto nel servizio pastorale in tutti i suoi aspetti. Mi sono impegnato con tanta abnegazione. Penso di aver fatto bene molte cose e sono consapevole di averne sbagliate tante altre. Soprattutto mi pesa il fatto che, specialmente all’inizio, un carattere forse un po’ spigoloso mi abbia impedito di costruire relazioni positive. Di questo ne chiedo umilmente perdono. A Pavona ho imparato la vita e sono cresciuto come uomo e come prete.

Se debbo essere veramente obiettivo -e questo spesso costa!- forse sarebbe bene riconoscere che è forse arrivato il momento che il cambio del parroco farebbe bene alla Parrocchia ed al sottoscritto… ma lo dico sottovoce perché, quando sarà, il distacco da Pavona sarà veramente doloroso. Sono comunque sottomesso alla volontà del Signore e rinnovo con gioia la promessa di ubbidienza fatta al Vescovo nel giorno della mia ordinazione presbiterale, mettendo le mie mani nelle sue.

 

Dallo scorso anno, dopo il rientro nella sua Diocesi di don Gualberto, è arrivato in Parrocchia don Umberto, giovane sacerdote del Togo. Don Umberto si è subito inserito bene nella Comunità portando il suo entusiasmo e gioia tipicamente giovanili. Don Umberto è studente presso l’Università salesiana e purtroppo può offrire solo poco tempo alla nostra Comunità Ecclesiale ma il poco tempo che mette a disposizione è qualificato.

A settembre è inoltre arrivato don Francesco. Quando il Vescovo mi ha comunicato che sarebbe arrivato don Francesco mi ha chiesto di dargli una mano per fargli capire bene come si guida una Comunità Parrocchiale perché vorrebbe nominarlo parroco in qualche altra Parrocchia della Diocesi. In questa comunicazione del Vescovo emergono due aspetti, uno positivo ed uno negativo. Il positivo è che il Vescovo pensa che nella nostra Parrocchia un prete potrebbe imparare meglio che cosa significhi essere parroco e la cosa è certamente lusinghiera; l’aspetto negativo è che, stando così le cose, probabilmente don Francesco potrebbe essere trasferito come parroco in un’altra parrocchia della Diocesi anche tra non molto tempo.

 

Vorrei anche ricordare la presenza di Adriano, diacono permanente, che ha prestato il suo servizio in silenzio e riservatezza, e impegnandosi senza troppo rumore in parecchi ambiti di vita parrocchiale. A lui il mio ringraziamento per la sua presenza discreta ma che per me, in questi anni, è stata di grande aiuto.

 

Per molti anni ho iniziato la relazione annuale parlando del cammino della costruzione del nuovo complesso parrocchiale. Il grosso della struttura ora è ormai completata e risponde bene alle attese di una parrocchia che diviene sempre più attiva e dinamica sotto l’aspetto pastorale. Quest’anno finalmente siamo riusciti anche a riprendere i lavori nel sotterraneo del salone parrocchiale. Lì sarà il completamento dell’Oratorio parrocchiale. In quell’ambiente verrà realizzata una sala polifunzionale, spogliatoi e docce. Avremo, a lavori conclusi, un bellissimo Oratorio Parrocchiale che risponderà in pieno a tutte le necessità della Parrocchia e di Pavona.

Stiamo andando piano, piano: appena si mette insieme una piccola somma di danaro si lavora da una parte, poi ci si ferma impegnandoci per mettere insieme una nuova somma. Speriamo di riuscire entro l’estate a completare i lavori.

 

1. CATECHESI PER I BAMBINI ED I RAGAZZI

La catechesi dell’Iniziazione Cristiana è ormai normalmente avviata nel suo ritmo triennale. Quest’anno si sono accostati alla Prima Comunione 47 bambini e le varie celebrazioni liturgiche, curate al massimo, si sono svolte in modo dignitoso e bello e nello stesso tempo sobrio. Nel nuovo anno catechistico 2017-2018 abbiamo iscritto 190 bambini di cui 69 al primo anno, 63 al secondo e 58 al terzo.

 

Soddisfacente anche la preparazione alla Cresima. Anche quest’anno abbiamo avuto il turno di Cresime nella solennità dell’Immacolata. I diciotto giovani cresimandi hanno ricevuto il sacramento ben consapevoli di quanto avveniva in loro e pienamente responsabili nelle loro scelte. Le celebrazioni, anche in questa occasione, sono state ben curate e molto partecipate, caratterizzate anche dal coinvolgimento dei genitori, che insieme ai padrini hanno accompagnato i figli all’altare.

 

Ben stabilizzata anche la catechesi per le famiglie in preparazione al Battesimo dei figli. Quattro coppie di sposi si occupano di questa catechesi attraverso incontri in Parrocchia ma anche facendo visite direttamente nelle case alle famiglie interessate a tali preparazioni.

 

La formazione dei catechisti e degli aiuto catechisti è molto importante e curata a dovere. Interessante l’esperienza degli aiuto catechisti: ragazzi dei nostri gruppi Giia che prestano servizio nei vari gruppi di catechesi. Con loro abbiamo l’obiettivo di formarci fin da giovani dei bravi catechisti che scaturiscono direttamente dalla nostra Comunità Ecclesiale. Per gli aiuti catechisti che già hanno una loro Comunità di appartenenza, sono previsti incontri formativi mensili.

 

Per i genitori dei bambini della Comunione, anche quest’anno, d’intesa con il Centro di Pastorale per la Famiglia della Diocesi, abbiamo organizzato una “Scuola per genitori”. Gli incontri mensili sono iniziati nel mese di ottobre.

 

2. PASTORALE DEI BAMBINI E DEI GIOVANI

2.a Gruppo dei Castorini

Ancora non si è ricomposto il ciclo triennale: da settembre abbiamo soltanto i gruppi dei Castorini Junior, e dei Castorini Maior. Solo il prossimo anno sarà completato il ciclo.

Ormai abbiamo quasi portata a termine la realizzazione del percorso educativo del gruppo Castorini: si tratta di un percorso di tre anni strutturato in 24 racconti con contenuti educativi che prevedono dinamiche e giochi.

 

2.b I gruppi Giia [Giovani Insieme In Amicizia]

Possiamo dire che anche il ciclo successivo a quello dei Castorini, ha ultimato la sua strutturazione Dopo i tre anni di crescita nel gruppo dei Castorini agli adolescenti viene proposto il percorso Giia caratterizzato prima di tutto dall’esperienza di vita comunitaria, e dalla costruzione di relazioni umane improntate sull’amicizia. Ai giovani si propone la vita di gruppo, la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio, la riflessione, la ricerca ed il dibattito.

 

Il percorso Giia, rispetto a quello dei Castorini è più lungo e maggiormente articolato:

Giia/1 per gli adolescenti dai 13 ai 14 anni. È il periodo caratterizzato dalla formazione della comunità, si punta molto alle relazioni di amicizia attraverso esperienze di vita molto variegate. I ragazzi cominciano le prime esperienze di servizio come aiuto animatori o aiuto catechisti.

 

Giia/2 per gli adolescenti dai 14 ai 16 anni. È il periodo in cui si arriva alla tappa della Confermazione. Si propone ai ragazzi una seria e matura scelta di fede.

 

Giia/3 per gli adolescenti dai 16 ai 18 anni. È il periodo delle scelte “operative”: ai ragazzi viene proposta la scelta del servizio che può essere scelto in base alle inclinazioni personali. In particolare viene caldeggiata la scelta del servizio educativo all’interno della Comunità Ecclesiale.

 

In questo Anno Pastorale abbiamo avuto i gruppi Giia/1, Giia/2 e Giia/3. Le prospettive della Pastorale Giovanile della nostra Parrocchia sono buone e questo ci lascia ben sperare su ulteriori sviluppi.

 

Abbiamo anche un bel gruppo Animatori: ragazzi che hanno completato il cammino formativo nel gruppo dei Castorini prima e nel Giia dopo, sono diventati tutti animatori ed impegnati nel servizio educativo della parrocchia. Anche per gli Animatori è di fondamentale importanza la formazione e soprattutto la formazione permanente sul piano educativo. Il gruppo degli Animatori è un po’ l’anello di congiunzione tra la Pastorale Giovanile e la Pastorale Familiare: ogni Animatore ha una coppia di sposi che lo ha “adottato” nella propria famiglia e lo segue passo passo nella sua crescita umana e cristiana.

 

3. L’ORATORIO ARCOLBALENO

Ha ripreso la sua attività normale ed accoglie bambini e famiglie per ora soltanto la domenica ma il nostro progetto è quello di tenere l’Oratorio aperto anche nei giorni feriali.

All’interno dell’Oratorio opera sempre il gruppo di adulti presenti fin dalla fondazione dell’Oratorio stesso: il lungo impegno ha un po’ logorato il gruppo. Rimane difficile coordinare tutte le persone che si occupano di questa realtà e questo probabilmente è un problema che riguarda molti settori della Parrocchia.

Lodevole l’impegno degli animatori dei bambini che si stanno facendo sempre più bravi e competenti e riescono a dare validi contenuti anche agli incontri domenicali.

 

Sempre nell’ambito delle attività oratoriali continuano i corsi di musica e la Scuola di calcetto

 

Grande successo ha avuto anche quest’anno il Centro estivo per bambini. Nei mesi di giugno e luglio tantissimi bambini sono arrivati nel nostro oratorio dove hanno trovato accoglienza calorosa ed un ambiente sano e sereno. Un sentito e doveroso ringraziamento va agli animatori che spesso si sono sottoposti a turni molto faticosi, alle cuoche che hanno assicurato con vero affetto materno pasti nutrienti e gustosi per i bambini, a chi con tanta dedizione ha curato l’organizzazione e la gestione dell’impresa ed alle persone che, con la loro presenza hanno vigilato perché tutto si svolgesse nel migliore dei modi. L’impegno è stato veramente grande ed ha richiesto uno sforzo organizzativo a volte superiore alle nostre forze. Nel 2018 abbiamo in animo di ripetere l’esperienza cercando comunque di rivedere alcuni aspetti organizzativi e di animazione.

 

4. SCUOLA POPOLARE “SANTA FAMIGLIA DI NAZARET”

È al secondo anno di vita. Raccoglie gli alunni della scuola elementare per la maggioranza e della scuola media. Un gruppo di volontari nel pomeriggio aiuta questi bambini e ragazzi nei compiti che vengono loro assegnati da svolgere in casa. Quest’anno abbiamo avuto un incremento sia di ragazzi che di volontari. È necessario rivedere alcuni aspetti del servizio -essendo agli inizi va continuamente perfezionato-, ci sembra comunque anche questa sia una buona opportunità messa a disposizione dei nostri adolescenti.

 

5. PASTORALE FAMILIARE

Il gruppo Santa Famiglia di Nazareth, la cui proposta formativa è rivolta a tutte le coppie di sposi, specialmente quelle che vivono l’esperienza a volte impegnativa dei primi anni di matrimonio, progredisce e diventa sempre più una realtà concreta all’interno della nostra Parrocchia, cresce il numero delle famiglie aderenti. Nell’ambito della Pastorale Familiare alcune coppie di sposi si impegnano nella programmazione ed animazione degli incontri in preparazione al matrimonio delle giovani coppie di fidanzati.

Come già detto cinque coppie di sposi sono impegnate negli incontri con i genitori in preparazione al Battesimo dei figli.

Cerchiamo di curare la formazione permanente dell’equipe di pastorale familiare perché le coppie coinvolte siano in grado di impegnarsi concretamente per la promozione e difesa della famiglia.

C’è da dire che il momento in cui si realizza meglio questo progetto della parrocchia “famiglia di famiglie” è nella collaborazione tra la Pastorale Familiare e la Pastorale Giovanile: quattro coppie di sposi sono impegnate nell’animazione dei gruppi Giia e dei Gruppi dei Castorini.

 

È ormai diventata una bella tradizione la benedizione delle mamme in attesa di un bambino. anche nel 2018 verrà amministrata con cadenza periodica in modo che tutte le mamme in attesa di un bambino della nostra Pavona possano beneficiare di questa grazia del Signore.

 

Continua la collaborazione con la Pastorale Familiare Diocesana: anche nel 2017 abbiamo partecipato al ritiro spirituale per le famiglie tenuto a luglio a Nocera Umbra, ma soprattutto nel campo estivo parrocchiale tenuto nel mese di agosto che quest’anno abbiamo svolto ad Abbadia San Salvatore in provincia di Siena.

6. GRUPPO CARITAS

Continua il nostro rapporto con il Banco Alimentare dal quale riceviamo la gran parte dei generi alimentari che ogni settimana vengono distribuiti alle persone bisognose.

Aumenta il numero delle famiglie che chiedono aiuto alla Caritas e sono molte le famiglie italiane che chiedono aiuto. Il disagio è molto vasto e la povertà comincia ad emergere in modo drammatico.

Ci rendiamo conto che non è sufficiente elargire soltanto generi alimentari, infatti la Caritas ha come scopo fondamentale quello assistere le persone nella loro completezza nel corpo e nello spirito per questo non sono necessari soltanto generi alimentari e vestiario ma anche un sostegno morale e spirituale. Ci stiamo impegnando perché anche nella nostra Caritas diventi operativo un Centro di ascolto che accolga le persone e le faccia sentire membra vive della nostra Comunità.

 

7. PASTORALE DELLA TERZA ETÀ

Per qualche anno abbiamo concluso questa relazione rilevando che nella nostra Parrocchia ben poco si operava per gli anziani ed i malati. Nel 2017 siamo riusciti a colmare questa lacuna. Molti anziani sono visitati settimanalmente dai nostri Ministri straordinari della Comunione ma soprattutto abbiamo avviato una presenza stabile nelle cinque strutture di accoglienza per anziani che operano nel territorio della nostra Parrocchia. Gli ospiti, spesso soli ed in alcuni casi abbandonati dalle famiglie, ricevono settimanalmente la Comunione, in diversi momenti dell’anno liturgico i sacerdoti fanno visita per le Confessioni e l’Unzione degli infermi. Dal 2017 poi un gruppo di volontari si reca periodicamente in ciascuna di queste strutture per far visita a questi anziani e pregare insieme a loro, soprattutto il Santo Rosario. In alcuni momenti dell’anno, vengono condotti in queste case di accoglienza anche i bambini del catechismo ed i nostri giovani perché siano anch’essi sensibilizzati ai bisogni dei fratelli.

8. SPIRITUALITÀ E VITA LITURGICA NELLA NOSTRA COMUNITÀ

Abbiamo continuato, nel 2017, i cosiddetti “Mercoledì della Parola”. Tutti i mercoledì sera alle 20:30 ci riuniamo per una lectio divina sul Vangelo della domenica successiva. È questa un’iniziativa ancora agli inizi e come tutti gli inizi il decollo è più difficoltoso ma andremo avanti animati dalla convinzione che l’ascolto della Parola del Signore è alla base della vita di ogni cristiano.

Quattro volte l’anno: all’inizio dell’anno Pastorale, in Avvento, in Quaresima e il Giovedì Santo si organizza l’Adorazione Eucaristica notturna.

Continua la nostra amicizia con le Sorelle Clarisse di Albano: tre volte l’anno, all’inizio dell’anno pastorale, in Avvento ed in Quaresima ci rechiamo ad Albano per pregare insieme alle Sorelle.

 

Il Gruppo liturgico lavora con impegno nella cura della liturgia nelle nostre celebrazioni. Ormai il gruppo è abbastanza consolidato e si riunisce per preparare le celebrazioni più importanti dell’Anno Liturgico.

 

Le celebrazioni liturgiche si realizzano anche con l’impegno di un bel gruppo di Ministranti di cui andiamo fieri che ormai è in grado di prestare un servizio qualificato anche nelle liturgie più solenni ed impegnative. I Ministranti si riuniscono per gli incontri settimanali, durante l’anno sono impegnati in uscite di una giornata ed hanno il campo estivo alla fine dell’Anno Pastorale.

 

Una menzione particolare va rivolta al Coro parrocchiale che ormai ha raggiunto un buon grado di competenza e che con la sua presenza rende le nostre liturgie domenicali un momento di vera preghiera comunitaria.

 

Un grazie sentito a tutte le sorelle che, riunite nel Gruppo Santa Marta, nel silenzio e nel nascondimento, curano il decoro e la pulizia della chiesa e delle aule per il catechismo. Un grazie anche a chi cura gli arredi e la biancheria. A tutte il nostro riconoscimento ed il nostro affetto.

 

Un complesso parrocchiale così grande ha sollevato anche problemi tecnici non indifferenti, per esempio quello della manutenzione, della pulizia della chiesa e delle stanze per il ministero pastorale: facciamo ogni sforzo per mantenere ogni ambiente pulito ed ordinato.

 

9. LA SITUAZIONE ECONOMICA

Dopo essere riusciti con grande fatica ed impegno a saldare i debiti che gravavano pesantemente sulla vita parrocchiale, siamo ora ad una gestione economica che, grazie a Dio, è entrata in regime di normale amministrazione ordinaria. C’è da dire che le spese di gestione dell’intero complesso parrocchiale sono molto alte, soprattutto il riscaldamento invernale grava molto sul bilancio ed alcune parti dell’edificio richiedono una continua manutenzione. Nello scorso mese di gennaio è reso pubblico il bilancio consultivo della parrocchia nel 2016 ed entro il mese di gennaio 2018 verrà pubblicato il bilancio consultivo del 2017. Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici lavora in forma permanente per la normale gestione economica. Come già detto abbiamo avviato i lavori per il completamento dell’Oratorio Parrocchiale.

 

10. LE ATTESE ED I PUNTI DI DEBOLEZZA

Ad uno sguardo obiettivo bisogna riconoscere che sussistono alcuni punti deboli, che in qualche misura rallentano ed indeboliscono la vita pastorale della nostra Parrocchia.

Prima di tutto bisogna mettere in evidenza un eccessivo particolarismo delle varie realtà della Comunità. Sono tanti i gruppi e gli ambiti di impegno, ma sembrano tutti in cammino su rette parallele che non si incontrano mai. Troppo spesso accade che ognuno coltiva il proprio orticello senza preoccuparsi di come vadano avanti le altre realtà della Parrocchia. Insomma è molto difficile realizzare quel camminare insieme che tanto ha caratterizzato la vita della nostra Diocesi negli anni scorsi.

È evidente la difficoltà di alcuni a collaborare e condividere e questa difficoltà a lungo andare crea divisione. Il rischio reale è che ciascuno cammini per conto suo curando, magari anche bene, il proprio settore. È urgente che nella nostra Comunità si collabori di più, si comunichi di più e soprattutto che ognuno si senta membro e responsabile della Comunità intera e non del solo proprio campo di azione. Su questo bisognerà lavorare di più, soprattutto all’interno del Consiglio Pastorale.

 

Altro punto di debolezza è il bisogno di protagonismo personale. A volte capita che chi si impegna all’interno della Comunità, lo fa cercando di mettere al centro se stesso, piuttosto che il Signore e le anime da condurre a Lui. Questo è naturalmente frutto della fragilità umana ma che deve farci capire quanto sia importante che, soprattutto chi opera nella pastorale della Parrocchia, debba continuamente verificare il suo servizio per chiedersi: «Per chi lo sto facendo? Per me o per il Signore?».

 

Qualche volta poi, come accade in luoghi dove le persone che operano sono molte, succede che pettegolezzi e maldicenze inquinino i rapporti all’interno della Comunità. Spesso qualcuno è geloso della presenza e dei risultati di altri. Tutto questo è umanamente comprensibile: l’uomo è per sua natura fragile e peccatore e il Signore ha voluto affidare la sua Chiesa -e quindi anche la nostra Parrocchia- a persone fragili e peccatrici, a cominciare dal sottoscritto, che però sono chiamate alla conversione e ad addrizzare le vie del Signore.

 

Un’ultima considerazione: nella nostra Parrocchia è chiaro che svolgiamo tantissime attività ma si potrebbe fare ancora di più. La nostra Comunità potrebbe veramente testimoniare in modo egregio l’amore di Dio in questa terra pavonense. Se ci fossero altri laici che si impegnano in tutti i settori: dalla pulizia della chiesa alla Lectio divina, la nostra potrebbe diventare veramente una bella Comunità. Dico sempre che non è possibile che pochi facciamo molto: dobbiamo raggiungere il traguardo che molti fanno quel poco che posso offrire. Succedere però che non è facile coinvolgere gli “esterni” nelle attività della Comunità ma succede anche che molto spesso ci chiudiamo noi, laici impegnati che ci sentiamo figli prediletti della Chiesa e non sappiamo lasciare spazio a chi si vuole inserire a lavorare nella vigna del Signore, che è del Signore, non di chi la lavora!

 

Queste ultime considerazioni non debbono condizionare negativamente un bilancio di vita Comunitaria che ci sembra comunque positivo. Bilancio certamente attivo! Per questo riconosciamo che i doni del Signore sono stati veramente tanti e molteplici.

 

Innalziamo dunque al Signore, o fratelli, il nostro Te Deum di ringraziamento per tutti i benefici che ha concesso a noi ed alla nostra Comunità Ecclesiale nel 2017.