Uscita a Cori (LT) - 2006

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Uscita 8-9 Dicembre 2006

Cori (Lt) Santuario Madonna del Soccorso

Tema dell’uscita: “Chi me lo fa fare?”

Partecipanti:

Francesco Merlini, Ssimone Zonetti, Feancesco Langella, Stefania Traballoni, Simone De Carolis, Fabio Biazzetti

Animatori

Sr. Ivanir, don Angelo.

Relazione

Dopo un periodo di “assestamento” gli Animatori hanno ripreso in pieno le attività. Prima di tutto l’impegno in Oratorio. Da quest’anno le cose si sono evolute in modo positivo. L’oratorio sembra notevolmente migliorato grazie all’impegno degli animatori che stanno trasformando in vero Oratorio quello che in realtà non era altro che un semplice luogo di ritrovo. Con gli animatori si stanno affrontando vari argomenti legati alle scelte di servizio per questo uno dei temi più ricorrenti in questi ultimi tempi nel nostro dibattito all’interno del gruppo animatori è quello sulle motivazioni che sono alla base del nostro servizio, per questo motivo il tema di questa uscita era: “Chi me lo fa fare?”. Abbiamo svolto la nostra uscita a Cori, presso il santuario della madonna del Soccorso. Abbiamo iniziato con una riflessione sul senso della nostra chiamata e ci siamo esaminati partendo dal brano del vangelo in cui si narra che Giovanni il battista, vedendo passare Gesù invita i suoi discepoli a seguire il Messia. Da quel giorno quei discepoli seguirono Gesù. La giornata di sabato 9 è stata tutta quanta dedicata alla verifica delle motivazioni che sono alla base della nostra scelta di essere animatori e così abbiamo capito che il nostro servizio deve essere fondato su due tipi di motivazioni che qualificano il nostro essere animatori: motivazione umana e motivazione cristiana. La motivazione umana scaturisce dal bisogno tutto naturale nell’uomo di amare e di essere amato, da questo bisogno scaturiscono una serie di scelte che ci portano ad impegnarci per gli altri.

La motivazione cristiana invece si inserisce accanto o potenzia e vivifica la motivazione umana del servizio e parte dall’invito del Signore: «Chi vuole essere il primo sia il sevo di tutti… come il Figlio dell’uomo che è venuto per servire, non per essere servito» (Mt 20,28).

Durante l’esperienza del deserto ci siamo interrogati, partendo da questi spunti, sul nostro servizio e sul nostro impegno con i ragazzi.

Dopo pranzo abbiamo camminato un po’ lungo la strada di montagna che costeggia il santuario ma non abbiamo potuto camminare molto perché le condizioni atmosferiche erano veramente sfavorevoli. Siamo così andati al santuario, davanti all’immagine della Madonna del Soccorso. In quel luogo, nel 1521, la Madonna è apparsa per otto giorni ad una bambina di nome Oliva e in questo tempo la Madonna stessa ha provveduto al sostentamento della bambina. Davanti all’icona della Madonna abbiamo recitato il Rosario -era la prima volta che facevamo questa esperienza!- e lo abbiamo recitato per i bambini ed i ragazzi che il Signore ha affidato alle nostre cure, bambini che noi abbiamo posto sotto la speciale protezione della Madonna del Soccorso.