Campo a Norcia (PG) - 2006

  • Stampa

Campo 2006

 

PERIODO: 10 - 16 luglio 2006

 

LUOGO:  Norcia (Pg) Il Capisterium

 

PARTECIPANTI:

Castorini Junior

Giacomo Indiveri, Daniele  Nuzzo, Giulio Hertler, Giulia Brunetti, Federica Toscani, Silvia Hertler, Barbara Mandolesi, Filippo Indiveri.

 

Castorini Maior

Gianmarco Alesi, Matteo Bianchi, Alessandro Coresi, Lorenzo Stefanelli, Michele Nardelli, Alfredo Scrivano, Lorenzo Fortunato, Riccardo Palombi, Alice Bellezze, Ilaria Pennacchi, Daniele Giancarlo.

Castorini Senior

Sonia Fortini, Sara Lopez, Nicolò Sgalippa,

 

ANIMATORI:

Fabrizio Locci, Moreno Mattia, Cristina Di Pietro, Stefano De Carolis, Loredana Coluzzi, Diego Monachesi.

 

CAMBUSA

Lorena Gabrieli, Rosella Maniscalco, Ivana Filippi

RELAZIONE

È il secondo campo riservato soltanto ai Castorini. La prima edizione –ad experimentum!- l’abbiamo iniziata lo scorso anno, con il campo di Montefortino a cui avevano partecipato dodici castorini, quest’anno sono ventinove e tutto lascia intuire che, nella nostra Parrocchia, quello dei Castorini è un settore in continua espansione.

Lunedì 10 luglio trenta Castorini accompagnati dagli animatori e dalle solerti cambusiere sono partiti all’avventura del campo estivo a conclusione di un intenso anno di attività. Quest’anno siamo stati ospitati presso “Il Capisterium” [che significa poi non l’abbiamo ancora capito!] di Norcia. Il luogo è molto grande e ci sono ampi spazi per le nostre attività. Siamo capitati a Norcia proprio in occasione dei festeggiamenti di San Benedetto patrono di Norcia e di tutta l’Europa. Così il lunedì sera abbiamo partecipato all’accoglienza della “Fiaccola della pace”, che quest’anno è stata accesa a Tblisi in Giorgia e poi portata a Roma e benedetta dal papa Benedetto XVI. La serata si è conclusa con dei magnifici fuochi di artificio.

Il martedì mattina, festa di San Benedetto da Norcia, abbiamo assistito ad un bellissimo corteo storico con l’offerta dei palli e dei ceri. Nel pomeriggio invece abbiamo assistito alla gara del tiro con le balestre. Così per due giorni non abbiamo avuto molte attività proprie del campo perché abbiamo preferito partecipare a questi momenti così belli ed interessanti. Martedì sera ci siamo cimentati nel tradizionale fuoco da campo. Le squadre hanno preparato delle scenette che sono riuscite molto bene. Il fuoco è stato animato da quattro tipi un po’ imbranati che ci hanno fatto veramente divertire. Spiccava fra tutti la bella Fiordaliso che  si è mostrata in tutta la sua bellezza! Mercoledì mattina invece abbiamo ricevuto la visita del vecchio gufo Bernardo. Lo abbiamo incontrato lungo le rive del torrente Nera, il torrente che dà il nome a tutta la Val Nerina. Il nostro vecchio amico gufo Bernardo è venuto a trovarci proprio qui al campo e ci ha raccontato un altro episodio della storia del castorini. Questa volta il vecchio gufo ci ha raccontato un episodio della sua giovinezza quando si invaghì di una gufetta tanto carina… Dopo il racconto il gufo Bernardo ci ha lasciato e -chissà come- alla fine è riapparso don Angelo che all’arrivo del nostro amico gufo era sparito!

Giovedì, come è ormai tradizione, è stata la giornata della “lunga”. La “lunga” è una giornata in cui si sta fuori dalla mattina al pomeriggio inoltrato in genere percorrendo sentieri di montagna. Siamo partiti dopo la preghiera del mattino e con il nostro vecchio bus Iveco ed il Ducato guidato da Moreno, ci siamo recati verso il paesino di Castelluccio. Abbiamo parcheggiato i nostri mezzi in prossimità del rifugio “Perugia” da dove partiva un lunghissimo sentiero che si snodava lungo i monti Sibillini. Il sentiero era molto largo e comodo da percorrere perché si snodava lungo un falsopiano. Di per sé il percorso non è stato difficoltoso ma lungo, lungo lungo. Abbiamo fatto alcune soste una per salire sulla cima di una montagna  ed una per consumare i panini preparati dalle nostre brave cambusiere. Più andavamo avanti e più la fatica si faceva sentire e soprattutto il sole ci ha accompagnato per tutto il tragitto essendo la zona completamente spoglia di alberi. Dopo circa sette ore di cammino siamo finalmente arrivati al paese di Castelluccio dove siamo stati premiati con un bel gelato. Eravamo tutti veramente stanchi ma felici per aver realizzato una impresa che non pensavamo di poter raggiungere. Nel frattempo don Angelo e Moreno chiedevano un passaggio per ritornare indietro a prendere i nostri pulmini: sono stati fortunati perché hanno trovato subito delle persone gentili che li hanno condotti direttamente fino ai pulmini e così in tempo relativamente breve siamo riusciti a ritornare a casa, stanchissimi, ma felici. Dopo cena un altro gelato ha posto fine alla giornata della “lunga”, siamo subito andati a dormire e subito crollati in un sonno profondo.

Venerdì naturalmente è stata una giornata di riposo. Ci siamo alzati un po’ più tardi rispetto all’orario consueto e nel mattino abbiamo svolto tutte attività più calme; per esempio abbiamo cominciato a preparare la festa dei genitori di domenica provando e riprovando copioni che ci sono stati forniti dagli animatori. Nel pomeriggio invece -anche questa è ormai una tradizione- siamo andati in piscina, questa volta ospiti della piscina comunale di Norcia. Il divertimento naturalmente è assicurato. Solo nel tardo pomeriggio siamo rientrati alla base ed abbiamo continuato la preparazione della festa dei genitori. Dopo cena abbiamo avuto un grande gioco notturno nel grande pratone teatro di tanti altri giochi.

Un aspetto importante del nostro campo è stato il cosiddetto angolo dello Spirito. Ogni giorno, generalmente nel pomeriggio, ci riunivamo tutti insieme per una approfondita riflessione sulla Parola del Signore, tratta per lo più dalle parabole di Gesù. Don Angelo ci leggeva il brano del vangelo e ce lo spiegava, poi ogni squadra faceva un piccola riflessione sulla parabola aiutata anche da un questionario riportato sul quaderno del campo. Alla fina tutto il gruppo si riuniva di nuovo per mettere in comune le singole riflessioni.

Sabato è stato il giorno del gran finale. Al mattino di nuovo tante attività con tanti giochi e soprattutto la preparazione del fuoco da campo della sera durante il quale ci sarebbe stata la totemizzazione dei castorini senior che al termine del campo avrebbero lasciato il gruppo dei castorini per entrare nel Giia/1. La serata è stata animata dal gruppo degli animatori ed è stata caratterizzata da scenette, giochi, bans e poi alla fine la totemizzazione con l’imposizione del nome di battaglia e l’abbondante bevuta dell’ “agua de fuego”! Il fuoco serale è finito dopo la mezzanotte, dopo siamo scesi nel salone perché le nostre solerti cambusiere ci hanno preparato un splendida spaghettata di mezzanotte a base di aglio, olio e peperoncino. Parecchi dei bambini non avevano mai fatto veglie così lunghe, di fatti molti cominciavano a crollare dal sonno. Siamo andati a dormire soltanto dopo l’una di notte e la domenica successiva eravamo in piedi di buon mattino per prepararci ad accogliere i nostri genitori. Così abbiamo sistemato le nostre borse, le stanze e ripassato le parti per lo spettacolo per i genitori che nel frattempo cominciavano ad arrivare. Alle 11,00 abbiamo celebrato l’Eucaristia e poi tutti insieme, genitori e bambini abbiamo pranzato presso il salone grande con le abbondanti cibarie portate dei genitori… La giornata si è conclusa con un piccolo spettacolo dei castorini, un balletto e con la proiezione delle diapositive del campo.

Un doveroso ringraziamento alle nostre cambusiere che ci hanno cucinato ottimamente durante il campo. Un ringraziamento particolare ad Ivana che era alla sua prima esperienza in cambusa.