2 Incontro 5 nov 2021

Gruppo Santa Famiglia di Nazareth

2 Incontro - 5 novembre 2021

L’amore familiare vocazione e via di santità nell’apertura alla vita

Preghiera di invocazione allo Spirito Santo

Adsumus [antica preghiera allo Spirito Santo]

Siamo qui dinnanzi a te, o Spirito Santo:

sentiamo il peso delle nostre debolezze,

ma siamo tutti riuniti nel tuo nome;

vieni a noi, assistici, scendi nei nostri cuori:

insegnaci tu ciò che dobbiamo fare,

mostraci tu il cammino da seguire,

compi tu stesso quanto da noi richiedi.

Sii tu solo a suggerire e guidare le nostre decisioni,

perché tu solo, con Dio Padre e con il Figlio suo,

hai un nome santo e glorioso.

Non permettere che sia lesa la nostra giustizia,

tu che ami l’ordine e la pace;

non ci faccia sviare l’ignoranza,

non ci renda parziali l’umana simpatia,

non ci influenzino cariche e persone;

tienici stretti a te col dono della tua grazia,

perché siamo una sola cosa in te

e in nulla ci discostiamo dalla verità.

Fa che riuniti nel tuo santo nome,

sappiamo contemperare bontà e fermezza insieme,

così da far tutto in armonia con te,

nell’attesa che per il fedele compimento del dovere

ci siano dati in futuro i premi eterni. Amen.

Vangelo secondo Giovanni 4,1-18

1 Quando il Signore venne a sapere che i farisei avevan sentito dire: Gesù fa più discepoli e battezza più di Giovanni 2 - sebbene non fosse Gesù in persona che battezzava, ma i suoi discepoli -, 3 lasciò la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea. 4 Doveva perciò attraversare la Samaria. 5 Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6 qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. 7 Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». 8 I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi.9 Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. 10 Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 11 Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? 12 Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?».13 Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; 14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». 15 «Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua».16 Le disse: «Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». 17 Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; 18 infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».

Riflettiamo

Appartenenza e distanza: La solidarietà degli stranieri

5 Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6 qui c'era il pozzo di Giacobbe.

• Samaria e il pozzo di Giacobbe: un posto importante di famiglia (il pozzo) in un luogo di non appartenenza (la Samaria). Dove hai messo i tuoi tesori? In quale cassetto sono finiti?

La fragilità, occasione di appartenenza

Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. 7 Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». 8 I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi.

Il problema della lontananza

9 Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani.

• Occorre reinterpretare le presunte lontananze per capire se sono vere lontananze o limiti autodifensivi, pigrizie. Quando una lontananza è vera o falsa?

La conoscenza interiore ci rende persone capaci di conoscenza

10 Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva».

• Conoscere è sperimentare. Quanto sei disponibile all’ascolto?

11 Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? 12 Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?».

• La conoscenza interiore è il modo per entrare in relazione con lo “straniero”, con l’altro da me. Ti basta quel che sai o chiedi a chi ti ama e può aiutarti? Le domande della Samaritana (forse) rivelano una genuina volontà di conoscenza.

La conoscenza avviene in una relazione, non negli strumenti conoscitivi

13 Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; 14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». 15 «Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua».

Nella relazione si può reinterpretare la propria storia

16 Le disse: «Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». 17 Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; 18 infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».

Preghiera finale

Sei qui, Signore,

dove si incontra la storia di ognuno di noi.

Sei accanto al pozzo dei nostri sentimenti,

lì dove amiamo, speriamo, desideriamo, soffriamo.

Sei qui, Signore,

accanto al pozzo dei nostri progetti,

lì dove lo studio, le scelte, la fede,

la vocazione e la missione

si trasformano in strade da intraprendere.

Guidaci, con l’amorevolezza che ti contraddistingue,

quella stessa che hai riversato su quella donna di Samaria

a cui hai chiesto acqua da bere.

Spingici verso la scelta del bene,

come hai saputo spronare quella donna,

attiraci verso la bellezza che non sfiorisce,

facci gustare il sapore di quell’acqua della verità,

che sola, disseta l’arsura del nostro spirito.

Sei qui, Signore,

accanto al pozzo della nostra relazione con te,

dove la nostra fede viene provata,

il nostro desiderio di pienezza

si incrocia con il tuo Dono,

il nostro cuore si apre a te.

Infondici nuove spinte

per una speranza che non delude.

Sei qui, Signore,

accanto al pozzo della nostra vita:

permetti che il nostro cammino

si incroci col tuo perché ci ami

e sappiamo che non ci abbandonerai mai. Amen.

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