Relazione (1) 11.11.2014

La nostra Parrocchia famiglia di famiglie [don Angelo]

 

Nel nostro cammino di Pastorale Familiare abbiamo compiuto progressi notevoli e possiamo dire che il nostro impegno si stia qualificando sempre di più. Di questo ne ringraziamo il Signore riconoscendo sinceramente che noi tutti siamo soltanto dei servi inutili.

 

Una delle convinzioni che abbiamo acquisito nell’impegno pastorale di questi ultimi anni è che la Pastorale familiare sia alla base della vita di una Comunità Ecclesiale e che da essa dipendono tutti gli altri interventi pastorali.

 

I campi di azione, che caratterizzano la nostra Comunità locale e che ci devono vedere impegnati sono, almeno nella prima fase dell’impegno pastorale, i seguenti:

 

  1. Preparazione al matrimonio.  Accogliere i giovani con simpatia e facendoli sentire in famiglia. Molti di loro -ormai la maggioranza- non vivono il fidanzamento tradizionale ma sono per lo più conviventi e molto spesso anche con figli.

 

Aiutare i giovani a capire il vero senso del matrimonio cristiano e aiutarli a comprendere il senso del Patto che è alla base del Sacramento.

 

Preparare con i fidanzati stessi la liturgia del Sacramento ed approfittare dell’occasione della scelta delle Letture per la Messa per sfruttare bene questo momento che potrebbe essere la prima vera occasione con la quale si accostano, da adulti, alla Parola del Signore.

 

  1. Gruppo Santa Famiglia di Nazareth. Continuare il rapporto con i giovani fidanzati anche dopo la celebrazione del Matrimonio allargando comunque l’esperienza anche ad altre coppie di sposi che aderiscano alla proposta. Proporre in questa fase un vero e proprio cammino di fede che aiuti gli sposi a fare della loro una vera famiglia cristiana. Soprattutto proporre il modello di una famiglia “aperta” che sappia essere disponibile anche alle esigenze del proprio prossimo in qualunque ambito soprattutto all’interno della Parrocchia ma anche in altri ambiti. È davanti agli occhi di tutti, per esempio, quando sia necessaria una vera presenza cristiana nell’ambito sociale e politico.

 

  1. Incontro con i genitori dei bambini che iniziano la catechesi dell’Iniziazione cristiana. È questo un notevole campo di azione perché si ha la possibilità di incontrare molti genitori che all’inizio sono “costretti” a prendere contatto con la Comunità Ecclesiale ma che, sentendosi veramente accolti e non giudicati, possono essere sensibili al messaggio che vogliamo loro proporre. Non bisogna dimenticare che molte delle coppie attualmente impegnate nella Pastorale familiare hanno iniziato semplicemente perché “costrette” ad accompagnare i figli alla catechesi settimanale ed alla Messa domenicale.

 

  1. Pastorale giovanile. È il settore in cui la nostra Comunità Ecclesiale sta facendo il primo vero esperimento di Parrocchia famiglia di famiglie. Due coppie di sposi sono nel gruppo degli animatori e si stanno impegnando una nel Giia/1 e la seconda nel Giia/3. Nonostante fossimo soltanto agli inizi, mi sembra di coglierne evidenti benefici: nei nostri gruppi giovanili si respira chiaramente un’atmosfera diversa e molto più bella. Un aspetto particolare di questo impegno sarà la formazione degli animatori “giovani” che dovranno essere inseriti pienamente nella pastorale familiare e dovranno individuare una coppia “padrina e madrina” che li accompagnerà durante tutto il loro percorso non solo di animatori ma direi anche -e soprattutto- di vita.

 

  1. Equipe di pastorale familiare. Dovrà essere il cuore ed il motore di questo progetto. Sarà necessaria una “formazione permanente” continua e qualificata sia per quanto riguarda le problematiche familiari che per quanto riguarda l’aspetto della vita spirituale.

 

Alcune considerazioni finali

La nostra Comunità Ecclesiale sta crescendo e -senza troppa presunzione- bisogna riconoscere che stia maturando sotto molti punti di vista. Stiamo vivendo un vero e proprio καιρός, un kairos, un tempo opportuno, un tempo di Dio e sarebbe un grave peccato quello di sciupare questo καιρός. È assolutamente necessario andare avanti ed offrire a tutti la possibilità di un cammino di fede. Anche una Parrocchia può e deve essere in grado di offrire non solo Messe e certificati di Battesimo e un supermercato di sacramenti ma soprattutto una occasione concreta di incontrare il Cristo, Signore della vita di tutti. Alcune iniziative tendono a favorire questo incontro:

 

  1. Lectio divina settimanale sul vangelo della domenica

 

  1. Adorazione Eucaristica mensile [che potrebbe diventare quindicinale]

 

  1. Gli incontri settimanali dei Castorini, dei gruppi Giia, dei Ministranti, e quelli quindicinali dei Catechisti e della Santa Famiglia di Nazareth dovrebbero essere tutti finalizzati a questo incontro.

 

  1. Rinforzare, rinvigorire e rimotivare il gruppo che ha fondato e gestito per anni l’Oratorio e che negli anni di chiusura è stato costretto all’inattività.

 

Concludendo

In una famiglia non si può camminare in “ordine sparso”, è necessario che i membri della famiglia siano uniti e che si sentano veramente -pur tra tutte le difficoltà- una famiglia. Il primo passo per fare della nostra Parrocchia una famiglia di famiglie, è quello di rompere i compartimenti stagni che per certi versi hanno caratterizzato la nostra vita ecclesiale e sentirci tutti veramente famiglia. Quindi prima ancora di fare tanti progetti è necessario prima di tutto abbattere i muri che in alcune occasioni sembrano esserci tra di noi.

 

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