Verbale 20.01.2015

 

Parrocchia

San Giuseppe Sposo di Maria Vergine

Pavona [Rm]

Verbale della riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale - 20 gennaio 2015

 

I membri del Consiglio Pastora Parrocchiale presenti sono:

don Angelo Pennazza – Parroco

don Gualberto Aguinaldo Pires – Cooperatore parrocchiale

Adriano Mercanti – Diacono Permanente

Rosella Maniscalco – Catechesi per la Cresima ai ragazzi

Marco Indiveri – Catechesi preparazione al Matrimonio

Fabio e Romina Zin – Gruppo santa Famiglia di Nazareth

Gianni e Irene Pulcini – Pastorale familiare

Luigi e Francesca Marini – Gruppo Animatori

Sr Federica Cammarata – Pastorale giovanile

Silvia Curinga – Pastorale giovanile

Ascenzo Mattia – Oratorio Parrocchiale

Lorena Gabrieli – Segretaria  Oratorio Parrocchiale

Claudio Valeri – Gruppo Liturgico

Anna Valerio – Incaricata ad omnia

 

I membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale assenti sono:

Elisabetta Gragnola – Caritas

Antonietta Iaconeta – Gruppo catechisti

Antonella Antonacci – Gruppo catechisti

Loretta Battista – Catechesi per la Cresima degli adulti

Gaetano e Ylenia Labombarda – Catechesi preparazione al Battista

Anna Indiveri – Catechesi preparazione al Matrimonio

Loredana Coluzzi – Gruppi Castorini

Riccardo Palombi – Gruppi Castorini

Simone Zonetti – Gruppo  Ministranti

Santino Lestini – Oratorio Parrocchiale

Franca Bellardini – Gruppo di Preghiera “P. Pio”

Emanuela Gragnola – Coro Parrocchiale

Elio Oliviero – Incaricato ad omnia

 

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunisce alle ore 21:00 per discutere il seguente ordine del giorno:

1. La pastorale giovanile nella nostra parrocchia

2. Varie ed eventuali

 

Dopo la recita della preghiera iniziale, Irene Pulcini legge un passo  tratto dal Vangelo di Marco (1,14-20). In seguito don Angelo spiega il brano del Vangelo appena letto affermando che c’è una misteriosa chiamata da parte del Signore per ognuno di noi. Quindi, ognuno di noi deve sentire e poter rispondere a questa chiamata. Lo stesso Parroco, inoltre, espone agli altri membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale quanto emerso da una riunione di parroci, tenuta durante la mattinata, durante la quale è stata messa in risalto l’importanza dei laici nella corresponsabilità della Comunità Ecclesiale. Egli, poi, conclude il suo intervento dicendo che noi aderiamo al regno di Dio in seguito a una conversione consapevole.

 

Rosella Maniscalco legge un brano del documento Cei “Educare alla vita buona del Vangelo” dagli Orientamenti pastorali dell’Episcopato Italiano per il decennio 2010-2020:

 

Il primato educativo della famiglia:

- 36 La famiglia resta la prima e indispensabile comunità educante;

- 38 La famiglia va dunque amata, sostenuta e resa protagonista attiva dell’educazione non solo per i figli, ma per l’intera comunità. Corroborate da specifici itinerari di spiritualità, le famiglie devono a loro volta aiutare la parrocchia a diventare “famiglia di famiglie”;

- 41 La parrocchia, Chiesa che vive tra le case degli uomini, continua a essere il luogo fondamentale per la comunicazione del Vangelo e la formazione della coscienza credente e di autentici testimoni di gratuità,accoglienza,e servizio. La formazione di tali figure costituisce un impegno prioritario per la comunità parrocchiale, attenta a curarne, insieme alla crescita umana e spirituale, la competenza teologica, culturale e pedagogica.

 

Indicazioni per la progettazione pastorale

- 52. Ogni Chiesa deve poter progettare il proprio cammino pastorale in sintonia con gli orientamenti nazionali. La condivisione di queste prospettive, accolte e sviluppate a livello locale, favorirà l’azione concorde delle comunità ecclesiali, chiamate ad assumere consapevolmente la responsabilità educativa nell’orizzonte culturale e sociale.

 

Esigenze fondamentali

-53. L’educazione si presenta ogni volta con aspetti di novità. Per questo si deve anzitutto prestare la giusta attenzione alla qualità e alle dinamiche della vita sociale. Oggi è necessario curare, in particolare, relazioni aperte all’ascolto, al riconoscimento, alla stabilità dei legami e alla gratuità. Ciò significa:

- cogliere il desiderio di relazioni profonde che abita il cuore di ogni uomo, orientandole alla ricerca della verità e alla testimonianza della carità;

- porre al centro della proposta educativa il dono come compimento della maturazione della persona;

- far emergere la forza educativa della fede verso la pienezza della relazione con Cristo nella comunione ecclesiale.

 

Il lavori iniziano con la lettura della relazione di don Angelo  “Venti anni di pastorale giovanile”. La relazione è pubblicata nel sito della Parrocchias

 

Dopo la lettura della relazione, gli altri membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale partecipano attivamente al dibattito con i seguenti interventi:

 

- è necessario un tentativo di impegnarsi nel costituire un gruppo embrionale di animatori, accogliendo coloro che hanno ricevuto il sacramento della Confermazione e coloro che non l’hanno ancora ricevuto. La guida dei ragazzi, che devono conoscersi e accettarsi, è data dal Vangelo di Marco. Occorre, inoltre, aiutarli nella crescita spirituale e personale di uomini e donne. I nostri ragazzi vengono da famiglie appartenenti alla Comunità Ecclesiale e ciò può aiutare anche i ragazzi che non sono ancora del tutto inseriti. È importante avere dei legami e sentirsi parte di qualcosa. Questo è un vantaggio nel lavoro degli educatori (Sr Federica Cammarata, Pastorale giovanile);

 

- risulta facile far giocare e divertire i ragazzi ma risulta altrettanto difficile saperli guidare in un giusto cammino di fede in qualità di educatori. C’è una vera e propria urgenza di guidare i ragazzi all’amore (Marco Indiveri, Catechesi per la preparazione al Matrimonio);

 

- ci deve essere un percorso serio di discernimento vocazionale. Occorre capire in modo concreto come seguire il Maestro (Fabio Zin, Gruppo santa Famiglia di Nazareth);

 

- purtroppo non sempre avere alle spalle una famiglia calata all’interno della Comunità, fa’ sì che anche i figli rimangano all’interno della stessa Comunità (Rosella Maniscalco, Catechesi per la Cresima ai ragazzi);

 

- ci sono coppie di fidanzati e di conviventi che non sanno perché hanno scelto il matrimonio cristiano. In alcune coppie di fidanzati è presente una certa difficoltà nei confronti delle coppie di conviventi. Questi, in un primo momento, rimangono imbarazzati nei confronti della verità del matrimonio cristiano ma poi iniziano a comprendere meglio (Romina Zin, Gruppo santa Famiglia di Nazareth);

 

- è presente una certa ignoranza di che cosa sia il matrimonio, a prescindere dal matrimonio cristiano (Irene Pulcini, Pastorale familiare);

- è necessario rivedere l’impostazione della nostra pastorale giovanile: le esperienze fin qui realizzate di collaborazione tra pastorale giovanile e pastorale familiare stanno producendo benefici effetti. Sarà necessario impostare in modo adeguato a questa nuova situazione soprattutto il gruppo degli animatori (don Angelo);

 

- è importante concentrare le nostre energire per fare in modo che anche l’Oratorio parrocchiale riprenda a pieno ritmo le sue attività in modo che i giovani e comunque le famiglie trovino nell’Oratorio un luogo “proprio” di vita ecclesiale (Lorena Gabrieli, Oratorio Parrocchiale);

 

- bisogna proporre per i nostri giovani la realizzazione di un progetto di educazione all’affettività con la collaborazione di persone qualificate e non si devono abbandonare i ragazzi nella loro quotidianità (don Angelo);

 

- le famiglie dei giovani devono essere coinvolte in questo progetto di formazione, in cui devono essere comprese figure idonee e preparate. C’è, inoltre, un estremo interesse nello strutturare un percorso in cui Pastorale Giovanile e Pastorale Familiare siano strettamente legate (Luigi Marini, Gruppo Animatori);

 

- occorre riavvicinare i giovani almeno alle attività sociali. Gli adulti devono essere una guida sicura. La famiglia deve essere composta da persone buone e oneste, che diano un giusto esempio (Ascenzo Mattia, Oratorio Parrocchiale);

 

- l’attrazione delle cose del mondo ha superato, ormai, l’attrazione della fede. Con una giusta trasmissione di fede e con la preghiera si possono aiutare i figli, anche quando si allontanano. I figli vanno incoraggiati. Deve esserci stima reciproca tra genitori e figli (Adriano Mercanti, Diacono Permanente);

 

- in che modo i figli possono essere avvicinati e cresciuti nella fede? (Anna Valerio);

 

- la fede si trasmette dal vissuto. I figli recepiscono da come vivono i genitori (Adriano Mercanti, Diacono Permanente);

 

- la preghiera è molto importante nella crescita dei figli (Irene Pulcini, Pastorale familiare);

 

- il giovane non viene ascoltato. Occorre ascoltare di più i giovani e capire che cosa ci sia nel loro cuore e nella loro mente altrimenti si rischia il fallimento, poiché non si ottiene il loro interesse. Prima deve venire l’antropologia e poi la teologia (don Gualberto);

- è necessario formare un unico gruppo di giovani, includendo anche coloro che non fanno gli animatori, per evitare di escluderli “automaticamente” (Sr Federica Cammarata,Pastorale giovanile).

 

Il dibattito è vivace ed articolato, l’argomento infatti è di vitale importanza nella vita della Chiesa e della nostra Comunità Ecclesiale.

Sarà necessario rivedere l’impostazione della pastorale giovanile soprattutto negli ambiti seguenti:

 

a. progettare un cammino comune che, pur tenendo conto delle varie realtà particolari, proponga comunque ai nostri giovani un cammino comune evitando una eccessiva frammentazione;

 

b. prevedere dei momenti di incontro tra i gruppi Giia ed il gruppo dei ragazzi che frequentano il percorso in preparazione alla Cresima;

 

c. proporre a tutti i giovani indistintamente occasioni di servizio verso il prossimo più bisognoso;

 

e. elaborare un percorso formativo di educazione all’affettività ed all’amore da proporre a tutti i gruppi. Coinvolgere in questo progetto il Consultorio familiare di Aprilia.

 

Il Consiglio Pastorale dà mandato agli Animatori della Pastorale Giovanile di studiare ed elaborare delle risposte concrete su quanto sopra detto e di riferire ad una prossima riunione straordinaria del Consiglio pastorale durante la quale verranno prese in considerazione le proposte degli Animatori di Pastorale Giovanile

 

La riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale termina alle ore 23:40 con la preghiera finale.

 

Silvia Curinga

Segretaria del Consiglio Pastorale

 

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