Te Deum 2019

Te Deum laudamus 2019

Salmo 137

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:

hai ascoltato le parole della mia bocca.

Non agli dèi, ma a te voglio cantare.

Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,

hai accresciuto in me la forza.

Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra,

quando ascolteranno le parole della tua bocca.

Insieme al re Davide, anche quest’anno, per dono del Signore, siamo qui a rendere grazie, a rendere grazie a Dio per i benefici che ha elargito alla nostra Comunità Parrocchiale nell’anno 2019 che si avvia alla conclusione.

RELAZIONE SULLA VITA DELLA PARROCCHIA NEL 2019

1. IL CLERO

Il clero della Parrocchia non ha subito cambiamenti nel 2019. Il sottoscritto inizia il suo ventiseiesimo anno di ministero parrocchiale: sono stati anni decisamente belli ed appassionanti ma anche spesso duri e faticosi. Bisogna riconoscere che questa lunga permanenza è un po’ un’eccezione e mentre ringrazio il Signore per i doni ricevuti in questi 25 anni di sacerdozio, mi sento anche di ringraziare il Vescovo per la sua volontà che io per ora continui qui. Mi rendo conto però che forse è anche giusto pensare che i tempi siano maturi per un cambiamento. Ho comunicato al Vescovo che naturalmente sono disponibile a qualunque tipo di obbedienza mi verrà prospettata. Nel frattempo però si va avanti e si lavora a tempo pieno e con grande entusiasmo per il bene della nostra Comunità, vigna del Signore.

Don Francesco continua il suo servizio di Vicario parrocchiale a tempo pieno in attesa che anche per lui il Vescovo prenda decisioni diverse.

Nell’estate del 2020 don Umberto terminerà il suo ciclo di studi e dovrà quindi fare ritorno nella sua Diocesi e nella su Patria. Lo ringraziamo fin da ora per quanto di se stesso ha donato alla nostra parrocchia.

Anche il diacono permanente Adriano presta il suo servizio in modo attivo, impegnandosi senza troppo rumore, in parecchi ambiti di vita parrocchiale, soprattutto in quello particolarmente meritevole della Pastorale della salute e della terza età.

2. I LAICI

È stato già abbondantemente messo in risalto che i laici sono una ricchezza nella Chiesa e che essi svolgono un ministero veramente unico ed efficace. Si tratta di una ricchezza inestimabile anche per la nostra Comunità Parrocchiale. Dobbiamo riconoscere che le tante iniziative prese e soprattutto una pastorale seria ed efficace, possono essere realizzate solo attraverso l’impegno qualificato dei laici. Sono circa 130 i laici a vario titolo impegnati nella nostra parrocchia, ognuno di loro lavora e si impegna per amore del Signore in un settore specifico della pastorale. Per questo gruppo di persone è veramente doveroso ringraziare il Signore.

È stato altresì messo in evidenza come spesso sia difficile armonizzare il servizio dei laici per evitare che ciascuno si occupi solamente del proprio settore, ignorando l’impegno degli altri facendo mancare quella sinodalità, quel camminare insieme che il nostro Vescovo ci ricorda in tutte le occasioni di incontro e di magistero.

Molto spesso il lavoro pastorale viene vanificato dalle nostre debolezze e fragilità umane. Spesso è accaduto che il nostro impegno sia stato reso sterile da atteggiamenti individuali non sempre in linea con quanto il Signore vuole da noi.

Tutto questo non deve spaventarci ma ci deve mantenere in guardia perché le fragilità sopra accennate fanno parte della natura umana spesso fallibile ed imperfetta. Soltanto la solidarietà ed il rispetto reciproco, la disponibilità alla correzione fraterna fatta nella carità sia di chi la fa che di chi la riceve, possono dare un volto nuovo alla nostra Comunità.

Questo voler lavorare ciascuno nel proprio campicello è stato più volte evidenziato ed analizzato dal Consiglio Pastorale Parrocchiale che ha dato mandato al sottoscritto perché si prendessero iniziative utili per favorire l’incontro e la conoscenza reciproca. Abbiamo iniziato con due momenti di incontro, uno in Avvento ed un altro in Quaresima durante i quali tutti i laici della Parrocchia potessero trascorrere del tempo insieme nella preghiera e nella convivialità. Quest’anno l’incontro di Avvento è stato realizzato con tutti i laici delle undici parrocchie della nostra Vicaria e si è svolto da noi. È stata presa un’altra iniziativa: una uscita di tutti i laici della nostra Parrocchia, che si terrà il 4 gennaio prossimo. A tutti vorrei ricordare il monito del Signore: «43Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, 44 e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti» [Mt 10,43-44].

3. CATECHESI PER I BAMBINI ED I RAGAZZI

Quest’anno si sono accostati alla Prima Comunione 59 bambini e le varie celebrazioni liturgiche, curate al massimo, si sono svolte in modo dignitoso e bello e nello stesso tempo sobrio.

Nel nuovo anno catechistico 2019-2020 abbiamo iscritto 174 bambini distribuiti nei tre anni di catechesi: primo anno 51; secondo anno 56; terzo anno 67.

Soddisfacente anche la preparazione alla Cresima. Anche quest’anno abbiamo avuto il turno di Cresime nella solennità dell’Immacolata, dodici ragazzi della nostra Comunità Ecclesiale hanno scelto di diventare testimoni di Cristo. La celebrazione, presieduta personalmente dal nostro Vescovo Marcello, è stata ben curata e molto partecipata, caratterizzata anche dal coinvolgimento dei genitori, che insieme ai padrini hanno accompagnato i figli all’altare.

Ben stabilizzata anche la catechesi per le famiglie in preparazione al Battesimo dei figli. Quattro coppie di sposi si occupano di questa catechesi attraverso incontri in Parrocchia ma anche facendo visite direttamente nelle loro case alle famiglie interessate a tali preparazioni.

In questo Anno Pastorale 2019-2020 abbiamo cercato di rivedere il progetto educativo per i bambini del primo anno. I bambini continuano ad incontrarsi una volta al mese il sabato mattina dalle 10:00 alle 12:00 ma non c’è stata l’abituale divisione dei bambini in gruppi di catechesi con i loro catechisti: gli incontri mensili vedono i bambini raggruppati tutti insieme con i catechisti che non sono i catechisti del proprio gruppo ma i catechisti di tutti. I bambini insieme si incontrano nel salone parrocchiale e insieme svolgono le attività che mensilmente vengono loro proposte.

Nella nostra Comunità Ecclesiale operano 34 catechisti, la loro formazione da questo anno Pastorale è coordinata dalla psicologa Simonetta Corsini, che sta dando un contributo prezioso alla formazione permanente dei catechisti. Per i catechisti sono programmati incontri periodici durante i quali vengono affrontate problematiche educative unitamente ad argomenti di carattere catechetico.

Buono anche il rapporto instaurato con la gran parte dei genitori. I catechisti sono riusciti a stabilire buone relazioni con i genitori anche con quelli che dimostrano meno interesse per il catechismo dei figli. Quest’anno non è stato possibile organizzare con il Centro diocesano di Pastorale Familiare gli incontri formativi per i genitori che ormai si tenevano da noi da qualche anno. La presenza della psicologa Simonetta ci ha comunque permesso di continuare ad incontrare i genitori e proporre loro un tipo di formazione specifica più adeguata alle loro esigenze. La risposta dei genitori è stata positiva ed entusiasta.

Per quanto riguarda il percorso per ricevere il Sacramento della Confermazione, abbiamo deciso ammettere a questo Sacramento soltanto i ragazzi che hanno percorso il cammino all’interno dei nostri gruppi giovanili, giovani certamente più motivati e più responsabili. Con questa decisione non intendiamo escludere nessuno: a coloro che non hanno percorso il cammino dei nostri gruppi giovanili verrà proposta una preparazione personalizzata in modo che anch’essi siano pienamente consapevoli della scelta che stanno per fare.

4. PASTORALE DEI BAMBINI E DEI GIOVANI

4.a Gruppo dei Castorini [dai 10 ai 13 anni]

I gruppi dei Castorini, ormai sono al completo. vanno avanti abbastanza bene. È confermato il ciclo triennale. Si tratta di un percorso del tutto originale, creato ex novo all’interno della nostra Comunità Ecclesiale. Ai bambini viene raccontata una storia divisa in ventiquattro racconti, otto per ogni anno di attività. Ogni racconto ha una sua “morale della favola” che viene proposta ai bambini attraverso attività appropriate.

4.b I gruppi Giia [Giovani Insieme In Amicizia – dai 13 ai 18 anni]

Altro elemento di originalità della nostra parrocchia, sono i gruppi Giia. Possiamo dire che anche il ciclo successivo a quello dei Castorini, ha ultimato anch’esso la sua strutturazione. Dopo i tre anni di crescita nel gruppo dei Castorini agli adolescenti viene proposto il percorso Giia caratterizzato prima di tutto dall’esperienza di vita comunitaria, e dalla costruzione di relazioni umane improntate sull’amicizia. Ai giovani si propone la vita di gruppo, la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio, la riflessione, la ricerca ed il dibattito, non dimenticando le attività di socializzazione, di gioco e di animazione. Da qualche anno stiamo cercando di offrire ai ragazzi anche incontri formativi di educazione all’affettività ed all’amore. Siamo agli inizi di questa esperienza che viene realizzata in collaborazione con gli educatori dell’Azione Cattolica Ragazzi.

Il percorso Giia, rispetto a quello dei Castorini è più lungo e maggiormente articolato:

Giia/1 per gli adolescenti dai 13 ai 14 anni. È il periodo caratterizzato dalla formazione della comunità tra ragazzi che magari arrivano da esperienze diverse e che spesso non si conoscono tra loro. Si punta molto alle relazioni di amicizia attraverso esperienze di vita molto variegate. I ragazzi cominciano le prime esperienze di servizio come aiuto animatori o aiuto catechisti. Ma vengono loro presentate anche situazioni di disagio presenti nel nostro territorio per offrire ai ragazzi stessi occasioni di servizio ai fratelli per amore del Signore.

Giia/2 per gli adolescenti dai 14 ai 16 anni. È il periodo in cui si arriva alla tappa della Confermazione. Tutta l’attività educativa in questo gruppo si propone di offrire ai ragazzi una seria e matura scelta di fede sugellata appunto dal sacramento della Confermazione.

Giia/3 per gli adolescenti dai 16 ai 18 anni. È il periodo delle scelte “operative”: ai ragazzi viene proposta la scelta del servizio che può essere realizzato in base alle inclinazioni personali. In particolare viene caldeggiata la scelta del servizio educativo all’interno della Comunità Ecclesiale.

4.c Gruppo Animatori

Al termine del percorso Giia, ai ragazzi, che hanno completato questo cammino formativo, è rivolta la proposta di svolgere il servizio all’interno della nostra Comunità Ecclesiale in particolar modo nello specifico del servizio educativo nelle varie realtà della parrocchia. Anche per gli Animatori è di fondamentale importanza la formazione e soprattutto la formazione permanente sul piano educativo. Un’equipe di educatori adulti si occupa della formazione permanente degli Animatori che, al di là del loro impegno nei singoli settori, hanno il loro incontro settimanale e momenti formativi a loro esclusivamente riservati.

5. L’ORATORIO ARCOLBALENO

Dal 2018 un gruppo di Animatori si è fatto carico di riprendere le normali attività dell’Oratorio. Si è iniziato partendo dall’apertura dell’Oratorio solo in alcune domeniche pomeriggio. Si è pensato poi di tenere aperto l’Oratorio la domenica mattina dopo la messa delle 10:00. Si tratta di continua sperimentazione perché dobbiamo fare sempre i conti con due realtà ben precise: da una parte la scarsità di animatori che si vogliano impegnare con determinazione per il rilancio dell’Oratorio, dall’altra è necessario capire quale possa essere il servizio migliore che la nostra parrocchia possa offrire ai bambini, ai giovani, insomma alle famiglie della nostra Pavona. In questi anni abbiamo sperimentato quanto sia difficile realizzare un Oratorio parrocchiale: servono molte persone che si dedichino ad esso e al momento non abbiamo tutta questa disponibilità. Il nostro progetto futuro sarebbe quello di tenere l’Oratorio aperto anche nei giorni feriali ma per realizzare un progetto così ambizioso sarà necessario non solo trovare tante persone che si impegnino in questo settore, ma dovremo anche trovare il modo di finire i lavori per la realizzazione dei locali totalmente destinati all’Oratorio. Questo sarà il nostro impegno del 2020.

Elementi di speranza comunque ci sono: alcuni adulti si stanno affiancando agli animatori per supportarli proprio nell’impegno di organizzazione dell’Oratorio e nell’animazione dei ragazzi. Ci auguriamo che questo esempio sia “contagioso” per altri genitori.

All’interno dell’Oratorio opera da sempre, fin dall’inizio della sua fondazione, il gruppo di adulti che sono i padri fondatori dell’Oratorio stesso. Essi si sono sforzati con ogni mezzo per l’istituzione dell’Oratorio che all’epoca era ospitato presso i locali di via Asti. Con pochi mezzi a disposizione ma con tanto entusiasmo si è realizzato ciò che allora sembra cosa difficilissima da realizzarsi. Poi l’acquisizione del terreno per la nuova chiesa, l’impegno per la realizzazione di un tendone e di strutture minime per continuare la vita dell’Oratorio. Sono stati anni magnifici di impegno e di grandi realizzazioni. Ora è trascorso tanto tempo e molti di questi volontari, per età e per altri motivi, hanno dovuto tirare i remi in barca. Sento profondamente il bisogno di ringraziare di cuore tutte queste persone che in questi venticinque anni si sono impegnate fortemente per l’Oratorio. Il lungo impegno ha un po’ logorato il gruppo ma stiamo cercando di trovare nuove energie che diano vitalità a chi ha consacrato la sua vita in quest’opera così benemerita. Vorrei dire ai valorosi reduci di raccogliere quelle poche forze che ancora ci sono rimaste, vorrei dir loro di andare avanti per il bene dell’Oratorio, per il bene della nostra Parrocchia, per il bene di Pavona stessa. Finché il Signore vuole, dobbiamo rispondere al suo invito a lavorare nella sua vigna solo ed unicamente per amore suo.

Gli adulti che si impegneranno nel supporto logistico e di sostegno verso gli animatori dei bambini sono inseriti nel “Gruppo Amici dell’Oratorio Arcobaleno”. Anche questo gruppo avrà i suoi momenti formativi.

Sempre nell’ambito dell’attività oratoriale continua la Scuola di calcetto che progredisce sia per numero di allenatori che di bambini che partecipano. Non è prevista alcuna competizione: si gioca solo per amore dello sport, animati solo dai valori sportivi.

6. SCUOLA POPOLARE “SANTA FAMIGLIA DI NAZARET”

È al quarto anno di vita. Raccoglie gli alunni della scuola elementare per la maggioranza ed alcuni della scuola media. Un gruppo di volontari nel pomeriggio aiuta questi bambini e ragazzi nei compiti che vengono loro assegnati da svolgere in casa. Stiamo camminando pian piano e, come sempre, quando si inizia una nuova attività, è necessario imitare la pazienza del contadino che semina pieno di speranza e sa aspettare il frutto avendo la consapevolezza di aver ben seminato!

7. PASTORALE FAMILIARE

L’impegno della nostra Parrocchia a favore della famiglia viene da lontano: sono ormai molti anni che alcune coppie di sposi con le loro famiglie sono riunite nel gruppo Santa Famiglia di Nazareth. In questi anni abbiamo camminato insieme nella preghiera e nella formazione, cercando di superare il concetto di gruppo per realizzare una vera e propria comunità che riunisce i membri in rapporti più solidi. La vita del gruppo è caratterizzata da incontri quindicinali, momenti di preghiera, convivenze periodiche ed una settimana tutti insieme nell’ultima settimana di agosto.

Un po’ alla volta il gruppo si è ingrandito e soprattutto alcune coppie di sposi hanno dato la loro disponibilità al servizio all’interno della Comunità Ecclesiale: coppie di sposi sono impegnate nell’animazione dei gruppi giovanili; alcune si occupano della preparazione al matrimonio dei fidanzati; altre della preparazione dei genitori al battesimo dei figli; due coppie di sposi sono impegnate nella catechesi dei bambini in preparazione alla Prima Comunione. Siamo convinti che in questo modo si possa realizzare quell’ideale di parrocchia famiglie di famiglie, ideale che stiamo cercando di portare avanti con tenacia ed impegno.

Naturalmente, come in tutte le esperienze umane, arriva sempre il momento in cui tutto deve essere vagliato e messo alla prova e come sempre, quando si diventa in tanti ed i rapporti umani vengono inevitabilmente messi a confronto con personalità diverse, caratteri diversi, storie e sensibilità diverse. Spesso, inevitabilmente, arriva il momento della crisi che, se accolta con la capacità di autoanalisi e soprattutto con la capacità di saper riconoscere i propri limiti e fragilità, diventa un’esperienza feconda di sicura crescita. Si sa infatti che i momenti di prova possono essere anche dolorosi ma certamente rigenerano e donano vita nuova.

Nell’anno pastorale 2018-2019 abbiamo chiesto, tramite la preghiera, luce ai Signore, perché ci aiutasse a superare gli ostacoli che forse noi stessi abbiamo messo sul nostro cammino. Abbiamo visto come, un po’ alla volta, le ragioni dell’unione hanno sconfitto le ragioni della divisione e così, fortificati dall’esperienza vissuta, abbiamo ripreso il cammino cercando di far tesoro di quanto appreso.

È una bella tradizione la benedizione delle mamme in attesa di un bambino. anche nel 2020 verrà amministrata con cadenza periodica in modo che tutte le mamme, in attesa di un bambino, della nostra Pavona e non solo, possano beneficiare di questa grazia del Signore.

Anche nel 2019 abbiamo ripetuto l’esperienza del campo estivo parrocchiale tenuto nel mese di agosto a Passo Lanciano in provincia di Chieti.

8. GRUPPO CARITAS

La Caritas continua il suo intervento di emergenza cercando di dare una risposta immediata alle esigenze materiali delle persone che chiedono il nostro aiuto.

Aumenta il numero delle famiglie che chiedono aiuto alla Caritas. Il disagio è vasto e la povertà comincia ad emergere in modo evidente.

Sappiamo bene che non è sufficiente elargire soltanto generi alimentari, infatti la Caritas ha come scopo fondamentale quello assistere le persone nella loro completezza, nel corpo e nello spirito, per questo non sono necessari soltanto generi alimentari e vestiario ma anche un sostegno morale e spirituale. Fa parte dei nostri progetti ancora da concretizzare la realizzazione di un Centro di Ascolto per persone in difficoltà.

9. PASTORALE DELLA SALUTE E DELLA TERZA ETÀ

L’auspicio che si potesse realizzare anche nella nostra Parrocchia una pastorale appropriata che si interessasse della cura spirituale delle persone ammalate ed anziane, alla fine si è realizzato! Possiamo dire con un certo orgoglio che dal 2017 siamo riusciti a colmare questa lacuna presente nella nostra Parrocchia. Ora c’è un gruppo di volontari che periodicamente si reca a far visita agli ospiti delle cinque case di riposo per anziani presenti nel territorio della nostra Parrocchia, si intrattengono con loro, parlano, cercano di lenire la solitudine nella quale molto spesso vivono queste persone, recitano il Santo Rosario. Si tratta di una presenza stabile di operatori che svolgono questo prezioso servizio. Alcuni ministri straordinari della Comunione, ogni domenica si recano in queste case di accoglienza per portare la Comunione a tutti gli ospiti presenti. Nei momenti forti dell’anno liturgico noi sacerdoti facciamo visita per le Confessioni e l’Unzione degli infermi.

10. SPIRITUALITÀ E VITA LITURGICA

Abbiamo continuato, anche nel 2019, i cosiddetti “Mercoledì della Parola”. Tutti i mercoledì sera alle 20:30 ci riuniamo per una lectio divina sul Vangelo della domenica successiva. Siamo animati dalla ferma convinzione che l’ascolto della Parola del Signore è la base della vita di ogni cristiano.

Quattro volte l’anno, all’inizio dell’anno Pastorale, in Avvento, in Quaresima e il Giovedì Santo si organizza l’Adorazione Eucaristica notturna.

Continua la nostra amicizia con le Sorelle Clarisse di Albano: tre volte l’anno, all’inizio dell’anno pastorale, in Avvento ed in Quaresima ci rechiamo ad Albano per pregare insieme alle Sorelle.

Il Gruppo liturgico lavora con impegno nella cura della liturgia nelle nostre celebrazioni. Ormai il gruppo è abbastanza consolidato e si riunisce per preparare le celebrazioni più importanti dell’Anno Liturgico. Si incontra anche mensilmente per ricevere una adeguata formazione liturgica. Questi incontri formativi sono tenuti dal Direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, mons, Adriano Gibellini.

Le celebrazioni liturgiche si realizzano anche con l’impegno del gruppo di Ministranti che è in grado di prestare un servizio qualificato anche nelle liturgie più solenni ed impegnative. I Ministranti si riuniscono per gli incontri settimanali ed hanno il campo estivo alla fine dell’Anno Pastorale.

Anche il Coro parrocchiale rende le nostre liturgie domenicali e festive un momento di vera preghiera comunitaria. Il coro ormai ha raggiunto un buon grado di competenza e preparazione. Lo scorso 14 dicembre, ha partecipato ad una rassegna di canti natalizi a cui hanno partecipato altre corali provenienti da luoghi diversi del nostro territorio.

Un grazie veramente sentito a tutte le sorelle che, riunite nel Gruppo Santa Marta, nel silenzio e nel nascondimento, curano il decoro e la pulizia della chiesa. Un grazie anche a chi cura gli arredi e la biancheria. A tutte il nostro riconoscimento ed il nostro affetto.

11. PASTORALE DELLA CULTURA

Per alcuni anni queste relazioni si concludevano con l’auspicio che anche nella nostra Parrocchia si potesse realizzare la Pastorale della salute e della terza età. Il cammino è stato impegnativo ma alla fine siamo riusciti nella realizzazione di questo progetto. Quest’anno concluderemo evidenziando che nell’ambito del nostro impegno pastorale manca ancora qualcosa, manca una vera e propria pastorale della cultura, con una particolare apertura al mondo dello studio. Pavona è giovane e ci sono tanti studenti ed anche di studenti universitari, per i quali si potrebbe proporre un cammino di crescita spirituale. È chiaro che al momento non siamo in grado di iniziare una simile impresa ma intanto ne cominciamo a parlare: come la Pastorale della salute e della terza età, prima o poi riusciremo a realizzare qualcosa anche in questo settore.

Pensiamo comunque che in questo campo qualcosa si stia già facendo: pensiamo alla biblioteca “mons. Dante Bernini”, ancora tutta da organizzare, che comunque è già fornita di un buon numero di volumi che vanno catalogati ed ordinati. Sempre nell’ambiente che accoglie la biblioteca, stiamo costituendo, un po’ alla volta una postazione di computer adatta per una iniziale alfabetizzazione informatica. Anche la scuola popolare “Santa Famiglia di Nazareth” che offre il doposcuola ai bambini in difficoltà, si può inserire nel contesto di questa Pastorale.

Infine nel 2019 poi abbiamo preso una nuova iniziativa: la Lectura Dantis. È iniziata cioè la lettura e la spiegazione di alcuni canti dell’Inferno della Divina Commedia. Abbiamo iniziato un po’ alla chetichella ma l’iniziativa ha riscosso un certo favore. Si proseguirà in questa direzione.

12. GUARDANDO IN AVANTI

Ad uno sguardo obiettivo bisogna riconoscere che sussistono alcuni punti deboli, che in qualche misura rallentano ed indeboliscono la vita pastorale della nostra Parrocchia.

Prima di tutto bisogna evidenziare la tendenza a concentrarsi solo sul proprio ambito di impegno senza accorgerci che altri camminano al nostro fianco e puntano a raggiungere la stessa nostra meta.

Sono anni che il nostro vescovo Marcello ci invita alla sinodalità riprendendo le conclusioni del Sinodo Diocesano, celebrato da mons. Dante Bernini, che ci ha lasciati nello scorso mese di settembre, Sinodo che aveva il significativo tema “Camminare insieme”. Ebbene, anche noi, nel nostro piccolo ambito parrocchiale, sappiamo poco camminare insieme e non conosciamo pienamente il significato della sinodalità.

Non ci deve comunque spaventare la diversità: spesso capita che si possano vedere e valutare le cose in modo diverso e magari abbiamo idee diverse dagli altri: questo può essere un fatto molto positivo che ci fa crescere, ci fa riflettere di più, ci aiuta a capirci di più e non ci deve scoraggiare perché la diversità, se vissuta come una potenzialità in più, offre alla Comunità magnifiche occasioni di crescita.

Invito tutti a dare la propria disponibilità a lavorare in questa vigna del Signore, che è la nostra Comunità Ecclesiale, invito ciascuno a donare un po’ del proprio tempo, un po’ dei talenti che il Signore dona a tutti e di mettere tutto a disposizione della nostra Comunità.

A conclusione di questa relazione vorrei che facessimo nostra l’esortazione del papa san Giovanni XXIII pronunciata all’inizio del Concilio Vaticano II: “Trascuriamo ciò che ci divide e valorizziamo ciò che ci unisce”: vorrei con tutto il cuore che questo fosse il programma del nuovo anno che inizia domani.

Innalziamo dunque al Signore, o fratelli, il nostro Te Deum di ringraziamento per tutti i benefici che ha concesso a noi ed alla nostra Comunità Ecclesiale nel 2019.

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