Te Deum 2021

Te Deum laudamus 2021

Cosa vuol dirci il Signore, ora che della nostra Pastorale sono rimaste solo macerie fumanti?

Lo scorso anno ho concluso la tradizionale relazione di fine anno con questo interrogativo, un po’ sconsolato, che sembrava non trovare una risposta convincente e reale. In effetti la pandemia ha fatto crollare un po’ tutto della bella realtà della nostra pastorale che avevamo costruito con tanta passione. Sì, è crollato un po’ tutto e con una certa angoscia più volte mi sono chiesto come avrei fatto a rimboccarmi le maniche e riprendere a ricostruire con la solita energia di prima.

La catechesi interrotta o portata avanti solo con incontri sulla piattaforma digitale. Abbiamo dovuto celebrare le Prime Comunioni in piccoli gruppi con bambini certamente non molto preparati a questo evento così importante della loro vita. È stata una esperienza angosciosa perché non si vedeva una via di uscita.

Avevamo in programma di concludere l’Anno di San Giuseppe e di celebrare in modo solenne la festa dell’Immacolata. Avremmo portato in processione lungo le strade della nostra Pavona le immagini dell’Immacolata e di San Giuseppe. Il gruppo dei portatori erano pieni di entusiasmo e pronti per il loro servizio, ma poi la recrudescenza della pandemia ha bloccato tutto. Non rinunciamo però ad onorare come si deve l’Immacolata e San Giuseppe: lo faremo in primavera nel giorno della solennità di San Giuseppe. Intanto il nostro grazie riconoscente va la gruppo dei Portatori e ai loro coordinatori per il prezioso servizio che svolge per la nostra Comunità.

Ma poi, un po’ alla volta, si è cominciata a scorgere la famosa luce in fondo al tunnel: Paolo, nella seconda lettera ai Corinzi ci aiuta a decifrare la situazione:

17 Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, 18 mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne. [2Cor 4,17-18]

Ecco quindi la risposta alla domanda su cosa vuol dirci il Signore: la nostra afflizione è momentanea perché le cose che non si vedono, quelle spirituali, producono l’eterno. Qualche volta perdiamo di vista il fatto che siamo umili operai della vigna del Signore ma di una vigna che non è di questo mondo perché noi siamo impegnati per il Regno di Dio che nessun Covid potrà mai distruggere.

Il Signore vuole dirci che nella vita come nella parrocchia ed in tutte le altre realtà con cui veniamo a contatto, nulla è definitivo ma tutto cambia e tutto si evolve, tutto matura e tutto migliora.

Geremia 17,7-8

Benedetto l'uomo che confida nel Signore
e il Signore è sua fiducia.
Egli è come un albero piantato lungo l'acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi;
nell'anno della siccità non intristisce,
non smette di produrre i suoi frutti.

In sintonia con il profeta Geremia vogliamo dunque leggere alla luce della fede quanto avvenuto nella nostra Parrocchia nel 2021.

Il clero

Invariata la situazione rispetto allo scorso anno: io continuo ad essere Parroco di questa comunità: lo sono ormai da 28 anni, anni belli ed entusiasmanti, a volte faticosi e pesanti. Sono ben consapevole di essere una eccezione e so anche che il nuovo Vescovo, trascorso il periodo di conoscenza della Diocesi, possa chiedermi la disponibilità ad un cambiamento. Naturalmente vedrò nella volontà dei Superiori la volontà del Signore sulla mia vita.

Ben inserito nella Comunità il nostro don Deodato, che continua gli studi di Pastorale giovanile all’università Salesiana a Roma. In Parrocchia si occupa principalmente dei giovani con un occhio sempre attento a tutte le altre esigenze.

Continua il servizio prezioso del diacono permanente Adriano che cura principalmente la preparazione dei genitori al Battesimo dei figli e soprattutto coordina la Pastorale degli ammalati e della terza età.

La Catechesi

Lo scorso anno siamo stati costretti a sospendere ogni forma di catechesi. Alcuni gruppi hanno svolto catechismo da remoto su piattaforme digitali ma abbiamo visto che questa modalità lascia proprio il tempo che trova visto che l’apprendimento dei bambini è pressoché nullo. Da ottobre abbiamo individuato una nuova modalità di catechesi che si adatta meglio all’attuale situazione che comunque è ancora di massima attenzione: piccoli gruppi di bambini che si incontrano per 90 minuti ogni quindici giorni. Nei primi 45 minuti i bambini stanno tutti insieme con me o in chiesa o nel salone parrocchiale per mantenere le distanze di sicurezza, i secondi 45 minuti con i catechisti divisi appunto in piccoli gruppi nelle aule più grandi che abbiamo a disposizione. Soltanto i bambini del primo anno continuano il ritmo degli incontri mensili. Soddisfacente la collaborazione con le famiglie. Una volta al mese abbiamo incontri con i genitori divisi in due grandi gruppi: primo gruppo per genitori con figli dai 7 agli 11 anni e secondo gruppo per genitori con figli dai 12 ai 16 anni. Tutti gli incontri vengono animati dalla psicologa la nostra Simonetta Corsini che affronta problematiche legate al rapporto di coppia e genitori-figli. Il parroco cura personalmente la formazione dei catechisti con incontri mensili.

La Pastorale Giovanile

La vera sorpresa! Sembrava che, soprattutto nel settore giovanile, la pandemia avesse distrutto tutto. La Pastorale Giovanile sembrava la vittima più illustre della pandemia e invece, per grazia del Signore, tutto è rifiorito. Ecco l’attuale situazione della Pastorale Giovanile in Parrocchia:

Gruppo “Samuele

Comprende i bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione. Negli ultimi anni ci siamo resi conto di quanto fosse superato il metodo dei Castorini, che pure è stato un frutto bello nato nella nostra Parrocchia. Abbiamo capito che quello che andava bene ai bambini di venticinque anni fa, ora non è più sufficiente per i bambini di oggi e così, pur con dolore abbiamo deciso di abbandonare il percorso dei Castorini. È nato il gruppo Samuele, che ha come modello il giovane che ancora non conosceva la voce di Dio che lo stava chiamando se non gliel’avesse fata conoscere il vecchio Eli. Il gruppo è animato da Maria Cristina, Giovanni e viene usato come testo Nulla è impossibile basato sulla Storia Infinita di Ende. Si incontra quindicinalmente.

Gruppo “Speranza

Raccoglie adolescenti dai 12 ai 15 anni. Si tratta di tutti i ragazzi che abbiamo recuperato dopo lo scioglimento del gruppo dei Castorini. Il gruppo si chiama Speranza perché rappresenta proprio la voglia di ricominciare dopo il disastro della pandemia. Anche questo gruppo ha come testo base Nulla è impossibile. È animato da Samantha ed Edoardo ed un gruppo di aiuto animatori che si stanno preparando alla Cresima. Si incontra quindicinalmente.

Gruppo Cresimandi

Comprende ragazzi di 15 - 16 anni. È un gruppo di ragazzi che si preparano a ricevere la Cresima. Quest’anno cammina su due tracce: i Dieci Comandamenti e la storia di Giuseppe venduto dai fratelli. È animato fin dall’inizio dai coniugi Eleonora e Claudio.

Giia/1

Comprende ragazzi di 16 anni. Tra alti e bassi, cammina insieme da quando i ragazzi hanno ricevuto la Prima Comunione. Hanno percorso i tre anni di Castorini ed ora sono due anni che si sono preparati alla Cresima che hanno ricevuto lo scorso 8 dicembre, solennità dell’Immacolata. Da due anni insieme a Sofia ci sono giovani degli Oblati di Maria Immacolata. Quest’anno gli Animatori sono Sofia, Antonio, Pietro, Vasile. La scommessa è riuscire a coinvolgere i ragazzi anche dopo la Cresima.

Giia/3

Ragazzi di 18 anni.Anche se molto provato, questo gruppo ha ripreso le sue attività: ha saputo superare la pandemia. È un piccolo gruppo che raccoglie giovani cresciuti in parrocchia, che hanno vissuto molti eventi di vita parrocchiale. Ora, un po’ alla volta sta riprendendo le sue attività ed animato da tanta voglia di ricominciare.

Gruppo Giovani

Ad ottobre è ripartito in modo soddisfacente il gruppo giovani dai 19 anni in su. Gli animatori sono Luigi e Francesca e sr. Roberta delle suore Apostoline. Si tratta di un gruppo di giovani-adulti che fa un percorso di fede e di formazione.

In tutti i gruppi giovanili siamo presenti sia io che don Deodato.

Scuola popolare

Anche questa è stata una bella iniziativa che ha caratterizzato il nostro agire tra i giovani: alcuni adulti hanno dato la loro disponibilità ad aiutare i bambini a fare i compiti. L’esperienza si è consolidata abbastanza bene. La Pandemia ha un po’ bloccato tutto. Anche quest’anno ci sono richieste di aiuto da parte di famiglie che magari non sono in grado di far fare ripetizioni ai loro figli. Se la situazione ce ne darà la possibilità, abbiamo in animo di riprendere quanto prima questo servizio per i bambini ed i giovani di Pavona.

Il dono della Vita consacrata

Un aspetto di fondamentale importanza da mettere in rilievo è certamente quello della presenza di persone consacrate che sono impegnate nella nostra pastorale giovanile. Da anni siamo legati da una stretta amicizia con le Suore Apostoline di Castel Gandolfo. L’amicizia è ormai consolidata negli anni. Prima suor Deborah Fraschetti ed ora suor Francesca La Daga sono attivamente impegnate con i nostri giovani. Da un paio di anni abbiamo stabilito un buon rapporto con l’Istituto missionario degli Oblati di Maria Immacolata di Marino. Alcuni giovani novizi sono anch’essi impegnati con i nostri giovani, si tratta di Antonio Prosperati, Pietro De Toffol e Vasile Pericicà.

Questa presenza di giovani che donano totalmente la loro vita al Signore nel servizio dei fratelli arricchisce enormemente la nostra Parrocchia e di questo ne siamo infinitamente grati al Signore.

La Pastorale Familiare

Anche la Pastorale non è stata immune da una profonda crisi provocata non solo dalle restrizioni imposte dalla pandemia ma anche dalla difficoltà nei rapporti interpersonali che spesso inquinano la vita delle famiglie e altrettanto spesso anche delle comunità. Il 2021 ha visto la ripresa, all’inizio un po’ timida ma poi decisa e sostenuta. Abbiamo ripreso i nostri incontri quindicinali: da una parte ci prepariamo alla Giornata Mondiale delle Famiglie che si terrà nell’aprile del 2022 riflettendo sul tema: L’amore familiare vocazione e via di santità. Questi incontri sono intercali da momenti di Lectio divina curata dai Missionari Oblati di Maria Immacolata di Marino. Nell’estate scorsa quello della Santa Famiglia è stato l’unico gruppo che ha svolto il campo estivo, siamo andati a Polino in provincia di Terni.

Il Gruppo Caritas

A seguito della pandemia e delle ristrettezze anche economiche che ha creato, c’è stata una maggiore sensibilità da parte dei cristiani della nostra Comunità. Nel 2021 sono stati veramente tanti i fratelli che si sono rivolti alla nostra Caritas. Grazie all’impegno di molte persone generose, che per lo più sono rimaste anonime, siamo riusciti a soddisfare tutte le esigenze. Abbiamo ricevuto donazioni priviate che ci hanno permesso di soddisfare tutte le richieste di aiuto che, numerose, ci sono pervenute. Sempre nel 2021 abbiamo stipulato una convenzione con la fondazione Banco Alimentare che distribuisce i generi alimentari messi a disposizione della Comunità Europea. Come molti sanno il 17 ottobre un incendio ha gravemente danneggiato che chiesa di via Palermo. Attualmente la chiesa è dichiarata inagibile e così abbiamo dovuto chiudere la sede Caritas che era rimasta a Via Palermo al momento del trasferimento di tutte le attività della Parrocchia nel nuovo complesso di via Pescara. Stiamo cercando di adattare uno spazio per la Caritas che sicuramente risulterà più efficiente rispetto alla vecchia collocazione. Purtroppo non siamo riusciti a raggiungere un obiettivo importante che ci eravamo posti per il 2021: la realizzazione del Centro di ascolto. Vorremmo che la nostra Caritas non fosse solo mera distribuzione di generi alimentari e basta. Vorremmo che persone si sentissero accolte e che possano trovare anche qualcuno che le ascolta e magari anche in grado di dare qualche buon consiglio. Quello del Centro di Ascolto è un obiettivo che naturalmente cercheremo con tutte le nostre forze di raggiungere in questo 2022.

La Pastorale della salute

Ha continuato la sua normale attività: un gruppo di cinque Ministri straordinari dell’Eucaristia ogni domenica visita gli anziani e gli ammalati nelle loro case portando loro il conforto della Santissima Eucaristia. Delle cinque case di accoglienza per persone anziane, una soltanto permette la visita settimanale del Ministro dell’Eucaristia. Il Diacono Adriano Mercanti è il responsabile della Pastorale della saluta e si occupa anche della formazione permanente dei Ministri straordinari dell’Eucaristia.

Cammino Sinodale delle Chiese in Italia

Nello scorso mese di novembre è iniziata la fase diocesana del Sinodo sul Sinodo voluto da papa Francesco. Il desiderio del Papa è che tutta la Chiesa universale voglia assumere una prassi sinodale nello stile di vita delle singole chiese locali. Anche nella nostra parrocchia abbiamo costituito una Segreteria del Sinodo formata da Gaetano ed Ylenia Labombarda e Daniele e Marta Conciatori. A metà gennaio inizieranno gli incontri dei Circoli Sinodali.

I sogni rimasti nel cassetto

Da qualche mese, fidando nella Provvidenza del Signore, abbiamo ripreso i lavori per ultimare il sotterraneo del salone parrocchiale. Avremo così completato la costruzione di tutto il complesso parrocchiale. Quelli che stiamo realizzando sono ambienti interamente destinati all’Oratorio: salone ricreativo, spogliatoi, docce, sala riunioni. Da una parte c’è la gioia di vedere completata la realizzazione di tutto il progetto del nuovo complesso parrocchiale, dall’altra parte la tristezza che la pandemia, ma soprattutto la mancanza di volontari ci impedisce di avviare pienamente l’Oratorio. Da sempre abbiamo avuto solo iniziative sporadiche ma non siamo mai riusciti ad avviare in modo regolare la vita dell’Oratorio. Tutto dipende da noi e solo da noi, perché Dio il suoi ce l’ha messo! Servono fondi per non accumulare di nuovo tanti debiti ma -soprattutto- servono volontari che si assumano il gioioso servizio di avviare e normalizzare l’Oratorio Parrocchiale: sarà la grande realizzazione del 2022? È un augurio veramente grande che facciamo a tutta la nostra Comunità ed a tutta Pavona.

Il Te Deum di questa sera ha per davvero un carattere speciale: siamo qui a ringraziare il Signore per i doni che non avremmo immaginato di ricevere! La preoccupazione più grande era quella di come riavviare la vita pastorale della nostra Parrocchia: invece gran parte delle attività hanno ripreso il loro ritmo normale. Ancora la situazione richiede attenzione e prudenza ma lo sperimentare che il Signore guida i nostri passi e ci è vicino, suscita una grande speranza.

Innalziamo dunque al Signore, o fratelli, il nostro Te Deum di ringraziamento per tutti i benefici che, nonostante tutto, ha concesso a noi personalmente ed alla nostra Comunità Ecclesiale nel 2021.